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Bloccare l’uscita di macchinari indispensabili al futuro produttivo della Jp Industries (ex Merloni) di Colle di Nocera (Pg) e al tempo stesso ricordare a tutti che il prossimo 12 ottobre scadrà la cassa integrazione straordinaria per 620 ex dipendenti della fabbrica di elettrodomestici. Sono queste le ragioni della mobilitazione avviata da Fiom, Fim e Uilm della provincia di Perugia proprio di fronte allo stabilimento umbro e che mercoledì si trasformerà in un presidio permanente.
“Un presidio per controllare con i nostri occhi che macchinari che noi consideriamo indispensabili non lascino la fabbrica”, spiega Luciano Recchioni membro della Rsu ex Merloni oggi Jp Industries. Se infatti il ridimensionamento consistente previsto nel piano industriale della Jp rende inevitabile la fuoriuscita di parte del patrimonio strumentale, non tutto può essere portato via, pena l’impossibilità di riavviare l’attività con il riassorbimento del personale previsto, ovvero 250-280 unità entro la fine del 2014, “promesse ad oggi assolutamente tradite”, spiega ancora Recchioni.
Ma i lavoratori e i sindacati chiamano in causa anche il governo nazionale che si era impegnato a convocare le parti entro la metà di settembre. “Ancora invece non si muove foglia – denuncia ancora Recchioni – eppure sul tavolo ci sono questioni di un’urgenza assoluta come la scadenza della Cigs per 620 ex dipendenti che resteranno senza alcuna forma di sostentamento e al contempo la riattivazione dell’accordo di programma che non ha assolutamente funzionato, tanto che i 35 milioni di euro di soldi pubblici messi sul piatto sono rimasti completamente inutilizzati”.