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I lavoratori della ex Jeppesen srl, colosso internazionale della cartografia nautica elettronica, con una sede nel comune di Massa, sono in sciopero a oltranza dopo il fallimento dell'ultimo tavolo istituzionale al quale hanno partecipato sindacati e proprietà e durante il quale è stata negata la cassa integrazione per 27 esuberi che dal 17 settembre saranno senza posto di lavoro. L'azienda, di proprietà di un fondo d'investimento norvegese - riferisce l'Ansa - ha detto 'no' a qualunque tipologia di ammortizzatore sociale, dichiarando un buco di 500mila euro al mese, colmabile soltanto con il licenziamento di parte del personale altamente specializzato.
La Cgil e la Uil hanno proclamato uno sciopero permanente dalle 14 di ieri (31 agosto), e hanno chiesto un tavolo urgente al ministero dello Sviluppo economico. Alla ex Jeppesen lavorano 62 dipendenti: la proprietà non ha fornito nessuna garanzia per chi rimarrà impiegato; secondo i sindacati non ci sono obiettivi di sviluppo locali, ma bensì di delocalizzazione all'estero.