"Una condanna storica che apre una porta di speranza per affrontare la salute dei lavoratori come si deve, e cioè come reati gravissimi e non di serie B". Giovanni Sannino, segretario della Fillea campana e ex lavoratore della Eternit di Bagnoli, commenta così ai microfoni di RadioArticolo1 la sentenza del Tribunale di Torino che ha condannato a 16 anni gli ex vertici della Eternit.
Sulla questione di Bagnoli, per i quali i reati sono andati prescritti, restano però in piedi due questioni. "Una - spiega il dirigente sindacale - riguarda le persone che hanno sofferto e perso i propri cari" per i quali "il risarcimento materiale era una parte non di secondo piano. Bisogna capire a quali capi d'imputazone è riferita la prescrizione per far valere le ragioni delle persone".
L'altro problema riguarda la bonifica: "Sono d'accordo con il sindaco di Napoli - conclude Sannino - che insiste con l'urgenza, ma mi sento di dire che il problema riguarda in tutta la Campania". La speranza è che la sentenza odierna "possa aiutare nella bonifica della nostra regione, spero che la politica e le istituzioni locali sappiano raccogliere questo monito".
Eternit: Fillea Campania, su Bagnoli questioni da chiarire
13 febbraio 2012 • 00:00