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Continua senza sosta la mobilitazione nei confronti del Gruppo Eni e a sostegno del rilancio di Saipem. Infatti, dopo tre scioperi nazionali nel giro di pochi mesi e la grande manifestazione a Roma del 19 febbraio scorso, non si ferma la lotta dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil per contrastare la cessione di Versalis, il “braccio chimico” di Eni, al fondo di investimenti americano “SK Capital”, una delle “operazioni industriali – dicono le tre sigle sindacali – più oscure e incomprensibili degli ultimi anni, sia nella chimica che nell'intera filiera energetica nazionale del Gruppo Eni”. Il silenzio del Governo e di Eni si è fatto via via sempre più imbarazzante e i sindacati premono per avere garanzie sul futuro dell'occupazione e delle professionalità espresse dai lavoratori di Eni e Saipem.
“Sono già state programmate quattro ore di sciopero a livello locale – annunciano i segretari generali Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani in una lettera inviate alle proprie strutture – con manifestazioni il 12, 18 e 19 marzo, rispettivamente a Siracusa, Cagliari e Ferrara”.
Non è esclusa una nuova grande manifestazione a Roma con urgente richiesta di incontro direttamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri.