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Accordo fatto sul premio di partecipazione 2014-16 tra Eni, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil. L’intesa riguarda i 28.000 dipendenti del gruppo, sia dell'area contrattuale energia e petrolio che chimica. Dai sindacati un giudizio positivo che “conferma – commentano Emilio Miceli, Sergio Gigli, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil – il valore della politica industriale dell’Eni di cui l'Italia non può fare a meno, della contrattazione salariale di secondo livello e anche il miglioramento del sistema di relazioni sindacali, senz'altro utile per le piattaforme in itinere per i rinnovi contrattuali dei settori chimico ed energia e petrolio”. E questo nonostante che anche sul premio di partecipazione, dicono i sindacalisti, “si è fatto sentire l'effetto del drastico calo del prezzo del greggio”.
L'intesa – basata su obiettivi di redditività (ebidta del gruppo) e indici di produttività di sito da definirsi entro settembre – introduce un grande elemento di novità: contrariamente al passato, il premio diventa unico per tutto il gruppo Eni. Per il 2014, pur in presenza di un difficile periodo economico che ha negativamente condizionato i risultati del gruppo, le parti hanno concordato di corrispondere gli stessi valori erogati nell'anno precedente.
Per gli anni 2015 e 2016 il valore medio di riferimento del premio assumerà invece una nuova articolazione che prevede la determinazione di nuovi valori economici composti da redditività del gruppo e produttività specifica di singolo business o sito: in quest'ultimo caso le cifre varieranno in ragione del raggiungimento degli obiettivi prefissati di produttività. Le parti stimano che, secondo gli andamenti economico-produttivi di Eni, il valore tendenziale del premio nel 2015 possa raggiungere un valore prossimo ai 2.000 euro.
L'accordo sancisce, inoltre, il consolidamento a livello individuale di una quota salariale, pari alla differenza del valore erogato per il premio di partecipazione 2013 e quanto realizzato per l'anno 2014.
Infine l'intesa prevede un successivo confronto, da realizzarsi entro il mese di settembre, per individuare le soluzioni idonee rivolte ai neo-assunti. “Una questione prioritaria questa dei giovani – concludono i leader sindacali – da risolvere positivamente”.