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Le elezioni dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza negli stabilimenti Cnh-Fca, ossia nelle fabbriche ex Fiat, in corso in tutta Italia, si stanno rivelando un continuo successo della Fiom. Gli ultimi due risultati alla Cnh di Modena (in via Pico della Mirandola) e alla Sevel di Atessa (Chieti), resi noti venerdì 3 luglio, mostrano un’ulteriore affermazione delle liste dei metalmeccanici Cgil. Con questi esiti salgono a più di 41 mila i dipendenti Fca-Cnh coinvolti, con la Fiom che si conferma primo sindacato con il 38,4 per cento dei consensi.
Netta è l’affermazione alla Sevel di Atessa, azienda del gruppo Fca che conta 6.020 dipendenti. Alla Fiom sono andati 2.069 consensi (su un totale di circa 5.400 votanti), con una percentuale che sfiora il 40. Seguono la Fim Cisl (1.712 voti), la Uilm Uil (952), il Fismic (454) e l’Uglm (71). “I lavoratori hanno scelto di cambiare, votando in maniera schiacciante per noi e consentendo alla nostra organizzazione non solo di rientrare in fabbrica, ma di farlo come primo sindacato” commenta Michele De Palma, coordinatore Fiom per il settore automobilistico. Con questo voto, aggiunge, abbiamo coinvolto “più della metà dei lavoratori dei gruppi Fca e Cnh, e nel totale abbiamo più del doppio dei voti della seconda organizzazione sindacale”. Un voto, conclude De Palma, che dimostra come “le lavoratrici e i lavoratori abbiano scelto realmente di cambiare, e di farlo scegliendo l'organizzazione che meglio sembra in grado di difendere i loro diritti e incidere sulle condizioni di lavoro. Un risultato dovuto in primis allo straordinario lavoro dei nostri delegati”.
Ancora più schiacciante è l’affermazione nello stabilimento Cnh di Modena (in via Pico della Mirandola). Alla lista della Fiom Cgil sono andati 266 voti (su 586 validi), pari al 45,4 per cento: seguono la Uilm Uil (139 voti, 23,7 per cento), il Fismic (81 voti, 13,8), l’Associazione capi e quadri Fiat (63 voti, 10,8) e la Fim Cisl (37 voti, 6,3). La Fiom elegge due Rls, mentre uno ne eleggono Uilm e Fismic. “Dopo quattro anni di impossibilità a rappresentare i lavoratori, dopo quattro anni di tentativi, da parte sia di Cnh sia delle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccsl, per non permetterci di partecipare alla vita sindacale, le lavoratrici e i lavoratori hanno scelto la Fiom Cgil e i suoi candidati in un percorso elettorale unitario dove tutte le sigle sindacali presenti in azienda potevano competere tra di loro” commenta Simone Selmi, coordinatore provinciale Fca-Cnh della Fiom Cgil Modena. “Questo risultato – conclude – ci consegna il fallimento di un sistema di gestione delle relazioni sindacali che di fatto non ha portato alcun risultato ai lavoratori in termini salariali, di miglioramento delle condizioni lavorative, di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.