Ieri in Senato è stato discusso in termini generali l’emendamento al decreto Irpef che abroga la norma prevista dall’ultima legge di Stabilità sui servizi pubblici locali a rilevanza economica. Il risultato è stata l'esclusione dei settori del trasporto pubblico, dei rifiuti e della formazione dai parametri di calcolo dei tagli per le Province e le Città metropolitane e dei settori di trasporti pubblici locali e rifiuti per i Comuni,  

E’ quanto riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, spiegando che “con tale abrogazione, questi servizi vengono rimessi nell’alveo della pubblica amministrazione, vanificando i timidi passi fatti finora nella volontà di voler riformare e industrializzare il settore e i dipendenti di tali aziende, che noi organizziamo nel settore del trasporto pubblico locale”.

Secondo le tre sigle sindacali dei trasporti, “ora gli addetti del tpl verranno assoggettati a regole poco chiare e a restrizioni, che non condividiamo, per quanto riguarda il rinnovo del contratto nazionale, l’assunzione di personale, accentuando in tal modo le dinamiche di esternalizzazione dei servizi. I lavoratori di questo settore - ricordano infine Filt, Fit e Uilt - attendono un rinnovo contrattuale da quasi sette anni”.