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“Non si tocchino le misure di contrasto all’evasione fiscale presenti nel dl fisco: seppur insufficiente, la stretta non deve essere in alcun modo allentata, casomai rafforzata in un paese che ha 109 miliardi di evasione. Se il Governo si propone, come dichiarato, di avviare una nuova stagione di lotta a questo fenomeno, occorrono interventi più incisivi e strumenti adeguati”. È quanto dichiara la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi in seguito all’audizione presso la Commissione Finanza della Camera dei deputati sul Dl fiscale, tenutasi questa mattina.
“Così come - prosegue Fracassi - è fondamentale contrastare lo sfruttamento nel lavoro anche attraverso le misure fiscali, come avviene con la disposizione introdotta nel dl per tutelare l’erario nelle catene degli appalti. Misura che può limitare le false cooperative, il lavoro di scarsa qualità negli appalti e i fallimenti pilotati delle srl che penalizzano i lavoratori”.
“Importante passo iniziale - sostiene poi la dirigente sindacale - è quello compiuto sulla tracciabilità e in particolare l’utilizzo dei dati delle fatture elettroniche in chiave di tutoraggio e semplificazione. Elemento positivo che, con la riduzione dell’utilizzo del contante e gli incentivi ai pagamenti elettronici e con l’implementazione dell’incrocio automatico delle altre banche dati previsto in legge di bilancio, potrebbe essere un punto di svolta per scoraggiare e combattere l’evasione”.
Fracassi, nel ricordare che Cgil, Cisl e Uil nella loro piattaforma unitaria hanno avanzato una serie di proposte sul fisco e sulla lotta all’evasione, ne rilancia alcune. In primis “è imprescindibile rafforzare l’organico dell’Agenzia delle Entrate per operare una vera svolta”. “Occorre poi - continua - evitare che sui cittadini gravino i maggiori costi degli interventi sulla tracciabilità, per questo servono incentivi e accordi con il sistema bancario”. Vi sono infine interventi necessari a livello europeo: “Poiché l’evasione è un fenomeno di dimensioni globali - conclude la vicesegretaria generale della Cgil - è necessario aumentare la trasparenza transfrontaliera, eliminare il dumping fiscale all’interno dell’Ue, ed introdurre una web tax per porre fine alle pratiche elusive”.