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"Nel Def il governo conferma i tagli decisi d’intesa con le Regioni dopo la legge di stabilità: viene ridotto di 5 miliardi il Fondo sanitario previsto dal Patto per la Salute, e non solo per il 2015/2016, ma anche per gli anni seguenti. I tagli al settore ci sono eccome, e avranno ricadute pesanti per i cittadini e i lavoratori del comparto". Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, commenta gli interventi previsti dal Documento di Economia e Finanza varato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso.
"La conferma - spiega Lamonica - arriva dalle previsioni sulla spesa sanitaria, per la quale non solo si stima una crescita inferiore a quella del Pil, ma si prefigura un calo dal 6,8% del 2015 al 6,5% dell’anno 2019".
Per la dirigente sindacale "invece di combattere sprechi e inefficienze si continuano a colpire i servizi e il personale, riducendo le risorse in un settore delicatissimo e decisivo per garantire il diritto alla salute e alle cure dei cittadini. Un settore in cui bisognerebbe investire, anche per produrre buona occupazione e crescita".
"Per questo - conclude Lamonica - continua la campagna di mobilitazione promossa dalla Cgil 'Salviamo la Salute', per ribadire che welfare e sanità non sono costi da tagliare, ma scelte strategiche per la ripresa economica e sociale del Paese".