"Il governo e il Senato prendano atto che sul disegno di legge della brutta scuola non c’è consenso ed evitino di provocare a settembre il caos in tutte le scuole. Il voto delle regionali è un chiaro segnale al governo di ostilità del mondo della scuola rispetto a un provvedimento che riporta indietro la scuola pubblica – così in un comunicato Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil –. La forte astensione dal voto è il sintomo di una distanza abissale tra governanti e governati anche per effetto della sottovalutazione della questione morale".
"Le logiche autoritarie, come quelle presenti nel disegno di legge, e il tentativo di imporle senza alcun confronto determinano solo sfiducia e rabbia – continua il sindacalista –. Si faccia un decreto sulle assunzioni e si apra un vero confronto per cambiare radicalmente e con i tempi necessari il disegno di legge. Non bastano piccoli aggiustamenti rispetto a un impianto inaccettabile e incostituzionale in molte parti. Tutte le organizzazioni sindacali, gli studenti e tantissime associazioni hanno avanzato critiche e proposte serie e concrete. I veri conservatori sono quelli che hanno scritto il testo di legge perchè pensano a una scuola sempre più disuguale con meno libertà, democrazia e diritti".
"La mobilitazione continua - conclude Pantaleo – e il 5 giugno sarà un'altra straordinaria giornata di lotta unitaria, diffusa in cento città su tutto il territorio nazionale, che anticiperà lo sciopero degli scrutini e tante altre iniziative in cantiere. Non ci rassegneremo e non ci fermeremo perché sappiamo di avere la ragione e il consenso dalla nostra parte".
Ddl scuola, Pantaleo (Flc Cgil): la riforma non piace a nessuno
3 giugno 2015 • 00:00