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"Dalla terra possono venire serie opportunità di sviluppo e lavoro per le giovani generazioni": lo sostiene la Flai Cgil siciliana, sindacato dei lavoratori dell'agroindustria, che ha elaborato una proposta di legge di iniziativa popolare per favorire l'accesso dei giovani alla terra e alle attività che da essa si possono sviluppare.
"Crediamo - dice Salvatore Tripi, segretario generale della Flai regionale - che siano tanti i terreni demaniali pubblici, i terreni agricoli, i casali abbandonati e che da questi possa venire una seria prospettiva di sviluppo e occupazione. Penso alle attività agroforestali - aggiunge - al recupero dell’ambiente e alle iniziative possibili per la salvaguardia del suolo e degli equilibri idro- geologici. Ad un modello di agricoltura sociale, che valorizzi il territorio, che privilegi il biologo e la sostenibilità ambientale”.
La campagna sarà lanciata martedì 11 novembre in un’iniziativa pubblica che il sindacato ha voluto organizzare nel giorno della memoria dei lavoratori e dei sindacalisti vittime della mafia tra il 1893 e il 1966 per avere lottato per la riforma agraria e per i diritti e la dignità dei braccianti. Il dibattito si terrà nella “Sala bianca” del centro sperimentale di cinematografia dei Cantieri culturali della Zisa, a partire dalle 10.
Dopo un’introduzione di Salvatore Tripi, segretario generale della Flai regionale interverranno l’assessore regionale all’agricoltura, Nino Caleca, il presidente del centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo e quello nazionale dell’Alpa, Gino Rotella, il presidente della coop Lavoro e non solo , Calogero Parisi e quello del centro studi Epifanio Li Puma Gaetano La Placa. Le conclusioni saranno della segretaria nazionale Flai, Stefania Crogi. Presiederà il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. In apertura sarà proiettata una sintesi del film “A testa Alta”, del regista Alberto Castiglione. Saranno presenti i familiari di alcune delle vittime della mafia.