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“Si apre una nuova fase della campagna referendaria su cui concentrare le nostre energie. Noi teniamo la 'guardia alta', non a caso è questo il titolo della nostra manifestazione. Finché i decreti su voucher e appalti non diventeranno legge, andiamo avanti”. Così il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, spiega in un'intervista a Rassegna il senso della manifestazione organizzata dagli edili per venerdì 31 marzo. Appuntamento a partire dalle ore 16 in piazza Vittorio, a Roma, dove lavoratori e studenti si confronteranno con il gruppo dirigente della Fillea e con il leader della Cgil Susanna Camusso. “Vogliamo mettere la nostra battaglia – insiste Genovesi – a disposizione di tutti i lavoratori, vogliamo allargare il campo di gioco. Se la vittoria verrà confermata con la conversione in legge del decreto, questo potrà diventare un successo sindacale al servizio di tutti gli altri tavoli aperti nei vari settori. Per noi, alla base c'è sempre la Carta dei diritti e il grande tema della dignità del lavoro. Quanto al nostro settore, ci sono tavoli specifici e importanti che non a caso parlano anche del referendum”.
Rassegna Negli ultimi giorni sta mondando una campagna mediatica secondo la quale tornare alla responsabilità in solido negli appalti darà un colpo letale al settore delle costruzioni. Esiste davvero questo pericolo?
Genovesi Questa è una delle più grandi stupidaggini mai sentite. Se escludiamo il boom del decennio '65-'75, il nostro settore ha conosciuto la maggiore crescita storica proprio nel periodo che va da 2000 al 2010, quando, guarda caso, era in vigore la responsabilità in solido sugli appalti. Non lo dico io, lo dicono i dati dell'Istat, dell'Ance (l'associazione dei costruttori, ndr) e anche la Confindustria. Anzi, c'è di più. Tornare alle vecchie regole aiuta a qualificare le imprese, a sapere se si ha di fronte un imprenditore serio o meno.
Rassegna Da Piazza Vittorio, dove sarà presente l’intero gruppo dirigente nazionale, la Fillea rilancerà anche l’iniziativa sulle pensioni?
Genovesi Sì, certo. La campagna referendaria, lo dicevo, è carburante per tutte le vertenze, edili compresi. Per quanto ci riguarda la partita sul prestito pensionistico è tutta da giocare perché i decreti usciti finora rappresentano una vera e propria truffa. Secondo i nostri calcoli, con i requisiti fissati a 36 anni di contributi, di cui gli ultimi 6 continuativi, su circa 23mila operai classe '52 e '53 potrebbero accedere all'uscita anticipata poche centinaia di persone. Non è una truffa questa?
Rassegna L'altro tema caldo è quello della sicurezza nei cantieri. Giusto pochi giorni fa c'è stato l'ennesimo incidente in cui due lavoratori hanno perso la vita in provincia di Savona...
Genovesi Dopo i fatti drammatici di domenica scorsa che hai ricordato e lo sciopero a Genova, abbiamo ottenuto una convocazione al ministero dei Trasporti insieme ai rappresentanti del dicastero del Lavoro e delle concessionarie autostradali. È un primo risultato della nostra protesta. Al governo chiediamo una misura radicale, un decreto che fissi regole precise per la gestione dei cantieri autostradali. Non possono essere considerati come cantieri ordinari.
Rassegna Un accordo, intanto, l'avete già fatto per la ricostruzione delle scuole nell'area del terremoto. Come lo giudichi?
Genovesi Lo giudico in maniera molto importante. È il primo protocollo sindacale unitario firmato con Errani per garantire sicurezza e regolarità. Da parte nostra abbiamo dato la massima disponibilità con turni h24 sette giorni su sette. L'obiettivo è consegnare ventuno istituti entro la riapertura dell'anno scolastico, una cosa fondamentale anche per il valore simbolico che riveste. Siamo pronti a replicare questo protocollo anche per la ricostruzione di strade, ospedali, uffici comunali, per tutto ciò che serve alla comunità. Come sempre, nella migliore tradizione sindacale, i lavoratori sanno rispondere con i fatti quando il paese chiama.