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Il crollo del ponte lungo l’autostrada A14 Adriatica, nelle Marche, tra Camerano e Ancona Sud, avvenuto oggi (giovedì 9 marzo), richiama l’allarme dei sindacati. Non usano mezzi termini, gli edili delle Marche - Fillea Cgil, Filca Uil e Feneal Cisl - e sottolineano “provvisorietà nel costruire” e “scarsa attenzione al tipo di materiale, alle prassi e alle procedure di sicurezza”. Le segreterie di Fillea, Filca e Feneal esprimono “cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del crollo del ponte”. “Con altrettanta forza, però – precisano i sindacati – si esprime preoccupazione per la condizione delle infrastrutture del nostro paese. Se non fosse bastato il terremoto, la dimostrazione evidente della fragilità e della debolezza del nostro paese emerge, in tutta la sua drammaticità, in quest’ultimo fatto di cronaca”.
A quanto si apprende, nell’incidente sono morte due persone, una coppia, marito e moglie, che viaggiava a bordo di un’automobile proprio nel momento del crollo del ponte, lungo il quale erano in corso lavori di manutenzione a cura, secondo quanto riferisce l’Ansa, di due diverse ditte. I feriti, ricoverati nell'ospedale di Ancona, sono due operai della Delabech, che eseguiva i lavori. Autostrade per l'Italia spiega in una nota che il ponte era una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia, a sua volta chiuso al traffico. Il crollo è avvenuto nell'ambito dei lavori di ampliamento a tre corsie dell'A14 nel tratto tra Ancona Sud e Loreto.
“Prima ancora di rintracciare le responsabilità – sottolineano i sindacati –, denunciamo la provvisorietà nel costruire e la scarsa attenzione al tipo di materiale, alle prassi e alle procedure di sicurezza. L’incidente denuncia due tipologie di problemi che coesistono purtroppo nel nostro paese: da un lato, il lavoro edile che è sempre più svilito, precario ed insicuro, dall’altro un sistema infrastrutturale indegno di un paese civile e che mette in pericolo anche il cittadino utilizzatore dello stesso. Da tempo, denunciamo i ritardi e i disservizi che si verificano su quei tratti di strada e gli aggiustamenti in corso d’opera che purtroppo contraddistinguono l’intera tratta”.
I sindacati richiamano “ciascuno alle proprie responsabilità”: “Ci attiveremo da subito presso gli enti e i soggetti competenti per una riflessione a tutto campo sull’accaduto e per fare quanto nelle nostre possibilità, affinché non si registrino più episodi del genere”.