“L’inefficienza del sistema di appalti di Ama spa continua a produrre danni. Il mancato avvio della gara per il servizio di raccolta differenziata per le utenze non domestiche, affidato alla tristemente nota cooperativa '29 Giugno', è inspiegabile e rischia di provocare 270 licenziamenti. La gestione commissariale della cooperativa, che all’indomani dell’esplosione di Mafia Capitale si aggiudicò la gara, non intende accettare il prolungamento di un contratto che, vista la produzione ridotta di alcune frazioni di differenziata rispetto ai termini stabiliti, ha già prodotto più di 12 milioni di perdite”. Così a Fp Cgil Roma e Lazio denuncia la grave situazione venutasi a creare dopo la richiesta di prolungamento del contratto di affidamento di due lotti del servizio di raccolta differenziata, da parte di Ama spa alla Cooperativa 29 Giugno Servizi.
“Chiediamo la convocazione urgente di un tavolo che coinvolga tutti gli attori in causa, Roma Capitale compresa. A pagare i costi sociali di un appalto al massimo ribasso e della una gestione sbagliata delle esternalizzazioni, che denunciamo da anni, rischiano di essere 270 lavoratrici e lavoratori che hanno svolto il servizio di raccolta differenziata. Operatori che, lo ricordiamo, con l’ultimo cambio d'appalto hanno già subìto una mutazione del contratto nazionale di riferimento – conclude il sindacato –, con un taglio delle loro buste paga medio superiore al 20% e la perdita di oltre 25 posti di lavoro”.