"Se pur frutto, come sempre accade, di un compromesso, l’accordo del 28 giugno è coerente con i nostri indirizzi e ci fa compiere un passo in avanti. Un passo ancor più significativo se guardiamo alla tempesta che si sta addensando sul nostro paese a causa dell’attacco speculativo in atto e della debolezza ed iniquità  della manovra economica del governo". Così il segretario generale Walter Schiavella apre oggi (12 luglio) il comitato direttivo della Fillea, che si concluderà domani.

Per Schiavella l’accordo "respinge l’attacco sferrato al ruolo del contratto nazionale, estende l’esigibilità  degli accordi di secondo livello, risolve il nodo storico della certificazione della rappresentanza e soprattutto, rispetto ad oggi, estende la democrazia sindacale, con la riconferma del voto per le Rsu, l’obbligo sostanziale al referendum per Rsa e con l’accordo endosindacale sulla democrazia".

Sbagliato - per il segretario Fillea - valutare questo accordo “con forzature interpretative o, peggio, politiche" e sono ingiuste le accuse di tradimento. "E' necessario ricondurre la discussione sul confronto di merito, con l’impegno al confronto ma nella chiarezza dei contenuti, delle regole per arrivare ad una sintesi, mantenendo fede al vincolo per tutti a rispettarla".

Per il settore delle costruzioni il numero uno Fillea assicura "una consultazione vera e di massa, che coinvolga tutti i nostri iscritti alle case edili e a quelli che applicano i CCNL afferenti Confindustria, sulla base del giudizio del direttivo nazionale e con le regole da esso stabilite" perché, ha concluso Schiavella "in una grande organizzazione confederale il pluralismo delle opinioni vale almeno quanto il rispetto delle regole".