“L’unità dei lavoratori è una cosa che conta tantissimo. Quindi vedere un accordo che viene stipulato dalle tre maggiori confederazioni per me è, da solo, un grande segno di incoraggiamento”. Lo ha dichiarato ai microfoni di RadioArticolo1 Giuliano Amato, ospite della trasmissione Elleradio, parlando dell’accordo appena firmato da sindacati e Confindustria su contrattazione e rappresentanza.
“Io credo agli accordi confederali - ha aggiunto - e temo tantissimo la contrattazione che ‘scappa per i fatti suoi’. La cosa che più mi ha fatto paura della cultura Marchionne è la logica che ciascuno vada per conto suo. Questa logica non so quanto convenga all’impresa, ma sicuramente distrugge il mondo del lavoro. Perché ciascun contratto aziendale al di fuori del contesto l’abbiamo visto negli Stati Uniti come va a finire e come si perde".
"Detto questo - ha concluso Amato - certo io mi aspetto che nell’ambito di questo quadro si trovino intese che permettano di risolvere anche alcuni problemi cruciali. Il primo dei quali è quello di trovare quella terza via tra gli esistenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato e l'esistente, crescente precarietà degli altri rapporti di lavoro”.
Contratti: Amato, accordo incoraggiante contro cultura Marchionne
Intervista a RadioArticolo1
7 luglio 2011 • 00:00