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Circa 9 milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Franco Martini, in un'intervista rilasciata oggi (8 gennaio) all'agenzia Adnkronos/Labitalia. Un calcolo, secondo il sindacato, che coinvolge tutti i lavoratori, dagli statali ai lavoratori del turismo, che aspettano di firmare accordi economici e normativi scaduti da tempo.
Tra questi circa 3 milioni sono dipendenti pubblici, che da oltre 6 anni aspettano il rinnovo contrattuale. Martini spiega: "Un problema che non riguarda solo l'adeguamento degli stipendi, ma anche il blocco delle assunzioni e più in generale l'organizzazione del lavoro nella Pa". E ancora: "Lo Stato imprenditore, che è il datore di lavoro di questi 3 milioni di lavoratori (e di quelli che gravitano nell'indotto della Pa), non solo non destina le risorse necessarie, ma sono anni che nelle manovre finanziarie fa ulteriori tagli".
Nel privato, invece, la percentuale più elevata è nel terziario: tra commercio, turismo, terme e farmacie, in tutto circa 5 milioni di lavoratori sono senza rinnovo. "Si tratta di settori che hanno sentito in questi anni, più di altri, il morso della crisi - prosegue il segretario. E il tasso di crescita ai minimi storici, scritto anche nella legge di stabilità, tiene al palo anche la contrattazione".