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Dopo le proteste messe in atto ieri, 16 maggio, continua anche oggi la mobilitazione dei precari del Cnr. Considerata l’imminente approvazione della cosiddetta “Riforma Madia” da parte del governo, i precari Cnr di tutto il territorio nazionale, lavoratori a tempo determinato e atipici sotto il nome di “Precari uniti Cnr” (#PrecariUnitiCNR), si dicono “preoccupati per il futuro che ci si prospetta” e si sono uniti con l'obiettivo di far emergere “la problematica di tutto il precariato nel mondo della ricerca pubblica e spingere verso una coscienziosa ed inclusiva soluzione”.
Gli obiettivi della protesta sono: affermare che “senza fondi la ricerca pubblica morirà”, che i ricercatori sono “un investimento per il paese, non una spesa”, e per dimostrare che i precari sono finalmente uniti, “senza distinzioni di colore inquadramento e profilo.”
Già ieri sono stati messi in atto flash mob in tutta Italia. I precari hanno indossato magliette nere e hanno cosparso di lumini funebri i piazzali antistanti agli edifici delle sedi. Lo stesso avverrà oggi, 17 maggio. Domani, 18 maggio, invece, alle 10 ci sarà un presidio unitario al ministero della Funzione pubblica. Dalle 15.30, poi, i precari saranno nella sede centrale del Cnr in Piazzale Aldo Moro.
Venerdì 19, infine, dalle ore 9 i ricercatori saranno a Montecitorio per chiedere che la riforma Madia obblighi gli enti pubblici di ricerca ad intraprendere un percorso di stabilizzazione certo.