Cgil, Cisl e Uil affermano "l’obiettivo di salvaguardare il Cnel, organo di rilevanza costituzionale, che ha precise funzioni assegnatagli dalla Costituzione, fortemente convinte dell’importanza istituzionale di un luogo di rappresentanza delle parti sociali e dell’associazionismo, nel contribuire a fornire le proprie valutazioni su atti e leggi, nell’ottica di partecipazione alle scelte di politica economica". Consapevoli del bisogno di rinnovare anche organi istituzionali, i sindacati hanno "ato mandato alle loro rappresentanze, che si sono insediate con l’avvio della X Consiliatura del Cnel, avvenuta da poche settimane, il 5 giugno, di presentare un progetto di riforma volto a rilanciarne ruolo e funzioni".
La nuova consiliatura, di cui Cgil, Cisl e Uil con le rispettive delegazioni sono parte, è pienamente impegnata nell’assolvere il compito costituzionale assegnatogli, ed è impegnata a coinvolgere anche i soggetti che non trovano rappresentanza nel Consiglio in un’ottica partecipativa sul modello del Cese. Cgil, Cisl e Uil ritengono "essenziale un luogo istituzionale di rappresentanza degli interessi economici e sociali, che possa operare con continuità, contribuendo al processo di formazione democratica delle decisioni, trova riscontro nei Trattati dell’Unione Europea e si realizza sia a livello comunitario con il Cese, organo consultivo che fornisce consulenza qualificata alla Commissione, al Consiglio e al Parlamento europeo, sia a livello nazionale con analoghi organi di consultazione, i Consigli nazionali economici e sociali, istituiti nei Paesi membri dell’Unione, i quali coadiuvano governo e Parlamento nella loro pianificazione economico, sociale e ambientale".
Nell’auspicare, dunque, che il ministro Fraccaro e il governo possano "considerare il Cnel quale organo costituzionale deputato a rappresentare i soggetti economici e sociali che operano nel Paese e quindi evitino forzature che possano intaccare proprio funzioni costituzionali e, pertanto, valorizzarne il ruolo, valutando nel prosieguo dell’attività di governo pareri e proposte che verranno formulate in quanto espressione di un lavoro di partecipazione e di ascolto delle istanze sociali. Nello stesso tempo si eviti di esercitare una contrapposizione tra organi di rappresentanza e strumenti di democrazia diretta, che per definizione attengono ad ambiti differenti per scopo e modalità di esercizio".