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“Si sta concludendo nel più vergognoso dei modi la vicenda dei quattro precari storici del Cnel che, dopo molti anni di collaborazione e in possesso dei requisiti per la stabilizzazione, vedranno non prorogato il loro contratto dal prossimo 1 gennaio”. Lo afferma Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil.
Questo avviene, spiega la sindacalista, “a causa della incapacità e indifferenza dei vertici, a partire dal segretario generale Franco Massi, che in un gioco di scaricabarile con il presidente Marzano e i vicepresidenti Bosco e Postacchini, non ha voluto dar corso alle procedure che avrebbero permesso la proroga dei contratti, nonostante ve ne fosse la possibilità, nonché la necessità per la prosecuzione delle attività, in virtù di una circolare della Funzione Pubblica”.
“Sono i frutti - osserva ancora l’esponente della Cgil - delle soppressioni di enti gestite da vertici inadeguati; i soli a pagarne le spese sono i lavoratori più deboli, ovvero i precari, della cui vita, evidentemente, a chi conserva posti di prestigio con relative competenze economiche, non importa molto. Vogliamo ricordare alla ministra Madia le sue parole: ‘non un posto in meno nella Pa’, per chiederle un’assunzione di responsabilità e una dimostrazione di coerenza: fermi questi quattro licenziamenti per non iniziare l'anno sotto i peggiori auspici per i lavoratori precari e per la Pubblica amministrazione”.