Con oltre 1.100 liste presentate negli uffici pubblici, nelle Ulss, negli Enti locali, nelle scuole, nelle Università, nei centri di ricerca e nei Conservatori del Veneto, la Cgil si presenta alle elezioni delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) convocate per il 17,18 e 19 aprile. Un appuntamento importante di democrazia, che in regione coinvolge circa 135 mila lavoratori, e il cui valore sarà ribadito domani, venerdì 13 aprile, nel corso di un’iniziativa organizzata dalla Fp Cgil e dalla Flc Cgil a Mestre, all’Auditorium della Provincia (in via Forte Marghera), con inizio alle ore 15.
Interverranno Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, Federico Bozzanca, segretario nazionale Fp Cgil, Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil, Christian Ferrari, segretario generale della Cgil del Veneto. Alla fine, concerto con Luca Bassanese & la Piccola Orchestra Popolare. All’insegna delle parole d’ordine “democrazia, partecipazione, lavoro” che campeggeranno sul fondale della sala, la Cgil intende portare una riflessione sull’importanza delle Rsu e il ruolo crescente che queste hanno anche in relazione allo sviluppo della contrattazione di secondo livello nel pubblico impiego e nei settori della conoscenza.
L’appello in vista dell’appuntamento elettorale è innanzitutto quello a "un’alta partecipazione al voto ed all’affermazione dei valori e del ruolo sindacato confederale che si esprime oggi con le elezioni delle Rsu ma che vanno praticati giorno dopo giorno nella prassi della democrazia partecipativa e nell’ impegno per i diritti, la qualità del lavoro ed il buon livello dei servizi ai cittadini".
Le elezioni per il rinnovo delle Rsu riguardano tutti i settori del pubblico impiego, esclusi quelli della sicurezza (polizia, ecc), vigili del fuoco e igiene ambientale. In Veneto sono interessati circa 135 mila lavoratori (60 mila nei settori della conoscenza; 75 mila fra statali e dipendenti di Ulss ed enti locali). Nel Veneto la Cgil ha presentato proprie liste nella quasi totalità degli enti (mancano prevalentemente alcuni piccolissimi Comuni), così suddivise: Funzioni centrali 118; Enti locali 387; Sanità 14; Scuola 567; Università 4; Conservatori 6; Ricerca 7.