Voto immigrati: alla simulazione del voto presso i tre seggi allestiti domenica scorsa per la campagna per il diritto di cittadinanza e di voto dei cittadini stranieri, ieri hanno partecipato in trecento. Ha votato una percentuale di quasi l’1,5 per cento rispetto ai circa 24 mila extracomunitari regolari di Palermo. Due terzi dei votanti non hanno voluto esprimere la preferenza per uno dei candidati in corsa alla presidenza della Regione.

"Un risultato da leggere come una forma di contestazione nei confronti della  disattenzione della politica rispetto ai problemi degli immigrati, che sono interessanti solo quando ai politici serve il loro voto, come in occasione delle primarie – dichiara il segretario della Cgil immigrati di Palermo, Zaher Darwish –. La partecipazione è stata chiesta con la sola e semplice diffusione del passaparola nei posti di lavoro, l’iniziativa infatti non ha ricevuto attenzione mediatica né della politica. In occasione delle primarie, furono invece mobilitati 900 cittadini stranieri".    
   
L’iniziativa di simulazione del voto, organizzata dal comitato di cui fanno parte il Centro Impastato, Arci, Sel, Rifondazione comunista, l’associazione Arca e la Cgil immigrati, è nata come atto simbolico per ricordare che migliaia di cittadini extracomunitari sono da anni attivi nella vita economica e culturale del Paese, sono sottoposti alle sue leggi e pagano le tasse, ma non usufruiscono dei diritti fondamentali di partecipazione alla vita politica  e amministrativa. Un terzo dei cittadini stranieri ha espresso la preferenza votando per Giovanna Marano (86 voti),  Rosario Crocetta (11), Nello Musumeci (3), Gianfranco Miccichè (1), Giacomo Di Leo (1), Cateno De Luca (1).