Pubblichiamo il documento finale approvato oggi (5 luglio) dal comitato direttivo nazionale della Cgil:

Il Comitato Direttivo Nazionale della Cgil condivide e approva l’ipotesi di Accordo tra Confindustria e Cgil Cisl Uil siglato il 28 giugno u.s. (dalla Cgil sulla base del mandato ricevuto dal Direttivo del 27 giugno).

L’ipotesi di Accordo giunge dopo anni di contrapposizione fra i sindacati e la conseguente disgregazione del sistema contrattuale e delle regole di rappresentanza e democrazia.

L’ipotesi di Accordo blocca la deriva dei contratti separati e ristabilisce una griglia minima di regole unitarie sulla rappresentanza e la contrattazione.

L’ipotesi di Accordo cancella l’idea dei due livelli contrattuali separati e alternativi fra loro e ricolloca al centro del sistema contrattuale il Contratto Nazionale di Lavoro come regolatore generale e fonte normativa del secondo livello di contrattazione.

L’ipotesi di Accordo valorizza il ruolo delle OOSS di categoria poiché affida loro il compito di innovare il sistema contrattuale e rafforza il ruolo delle Rsu quali rappresentanti contrattuali dei lavoratori in azienda.

L’intesa endosindacale che integra l’ipotesi di Accordo con Confindustria, riprendendo il documento unitario del 2008, conferma la necessità di coinvolgere gli iscritti e i lavoratori durante l’intero iter negoziale (piattaforme, trattative, ipotesi di accordo da convalidare).

L’intesa endosindacale prevede, per la prima volta, che si coinvolgano i lavoratori in caso di rilevanti divergenze interne alle delegazioni trattanti, come aveva proposto la Cgil con il direttivo del 15 gennaio 2011, allo scopo di prevenire conclusioni separati della trattativa.

L’ipotesi di Accordo siglata con Confindustria ha validità pro futuro per tute le aziende rappresentante da Confindustria: non influisce sui contenziosi in corso e non accredita accordi precedentemente sottoscritti in forma separata.

La misurazione della rappresentanza sindacale
nel settore privato rappresenta una innovazione che cambierà in profondità i comportamenti delle parti sociali e il modo in cui si esercitano i diritti sindacali e di contrattazione.

Saranno gli iscritti e i voti dei lavoratori a stabilire il peso sindacale
e contrattuale di ciascuna organizzazione. La campagna di affiliazione al sindacato non sarà più un fatto meramente organizzativo, separato dalla sua forza negoziale, ma l’occasione per accrescere il consenso all’azione contrattuale del sindacato.

Le OOSS nazionali, le Rsu e persino le Rsa eserciteranno le loro funzioni e il loro potere sulla base del loro peso effettivo in termini di numero di iscritti e di voti ricevuti e non più in forma convenzionalmente paritetica. Per la prima volta un accordo tra le parti norma l’azione delle Rsa e la sottopone alla verifica del voto dei lavoratori.

Eventuali clausole di tregua sindacale a livello aziendale hanno effetto vincolante esclusivamente per le organizzazioni firmatarie dell’ipotesi di Accordo del 28 giugno e, come esplicitato, non riguardano i diritti in capo ai singoli lavoratori.

L’ipotesi di Accordo supera la pratica delle deroghe ai CCNL e introduce un criterio di articolazione della contrattazione aziendale per aderire maggiormente alle esigenze dei diversi contesti produttivi. La prossima stagione di rinnovo dei CCNL potrà prevedere materie e procedure per rendere la contrattazione di secondo livello più aderente alle singole realtà aziendali entro i limiti definiti dal contratto nazionale stesso.

In attesa dei rinnovi dei CCNL le rappresentanze sindacali in azienda potranno, in situazioni di crisi o in presenza di investimenti significativi, d’intesa con le segreterie territoriali dei sindacati di categoria, definire accordi modificativi dei CCNL in materia di prestazione lavoratotiva, orari e organizzazione del lavoro.

In questa situazione transitoria, non sono sufficienti le normali regole di definizione dell’ipotesi di accordo da parte della maggioranza delle Rsu. se non c’è intesa tra le Rsu e le OOSS territoriali di categoria l’accordo modificativo transitorio non può essere concluso.

Sull’ipotesi di Accordo del 28 giugno 2011 la Cgil, ai sensi dell’art. 6, titolo I, lettera “b” del proprio Statuto, attiverà il pronunciamento di tutti gli iscritti dipendenti dalle aziende afferenti al sistema contrattuale di Confindustria. L’esito del pronunciamento sarà vincolante per la Cgil e per le sue articolazioni confederali, territoriali e di categoria a tutti i livelli.

Il pronunciamento si articolerà nel modo seguente:

   1.
      tutte le categorie territoriali interessate consegneranno alle rispettive Ccdl entro l’11 luglio 2011 gli elenchi delle aziende afferenti al sistema contrattuale di Confindustria e il numero degli iscritti corrispondenti alle stesse:
   2.
      le assemblee degli iscritti si svolgeranno a partire dal 12 luglio e termineranno entro il 16 settembre;
   3.
      l’esito del pronunciamento degli iscritti sarà comunicato entro il 19 settembre delle OOSS sindacali nazionali di Categoria alla Confederazione che lo renderà pubblico martedì 20 settembre 2011.