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“Una decisione che abbiamo accolto positivamente. Continuerà la nostra battaglia affinché sia fatta piena giustizia per le migliaia di lavoratori e familiari morti a causa dell’esposizione all’amianto”. Così il segretario confederale Cgil Fabrizio Solari commenta la decisione della Corte Costituzionale sulla prosecuzione del processo Eternit bis contro il magnate belga Stephan Schmidheiny.
“Il via libera della Consulta conferma ciò che la Cgil ha sempre sostenuto - spiega Solari - ovvero la mancata appropriatezza del ‘ne bis in idem’: l’accusa di disastro colposo contestata all’ad di Eternit nel primo processo non può comportare l’impossibilità di un giudizio per per la morte o le lesioni a lavoratori e cittadini non ancora considerate”.
“La Cgil proseguirà la propria battaglia, si costituirà parte civile ogni qual volta che la salute e la sicurezza dei lavoratori verrà minacciata, così come ha già fatto”. “Auspichiamo - conclude Solari - che il processo istruito per l’omicidio volontario di 258 persone possa proseguire speditamente nelle aule del Tribunale di Torino, e che si possa ottenere finalmente piena giustizia”.