“Con Cgil, Cisl e Uil, che ringrazio per aver accettato la nostra presenza sul palco, manderemo un messaggio a governo e forze politiche. Un messaggio unitario perché l'unità dei sindacati è la forza dei lavoratori e in un momento come questo ce n'è un gran bisogno.”. Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, intervistato da l’Unità dice la sua sugli esodati e su altro ancora. “Un messaggio – spiega – che devono capire molto bene: per gli esodati bisogna trovare una soluzione perché non si può far pagare due volte a loro, che il lavoro lo hanno già perso, la riforma delle pensioni”. “Per me gli esodati sono più di 350mila – continua –. Ci sono migliaia di aziende piccole e piccolissime in cui i lavoratori hanno fatto accordi per accettare di uscire senza che l'Inps ne sappia niente. E me ne convinco sempre di più sentendo la Fornero dire che ‘non ci saranno risorse per tutti’. Un modo per mettere già le mani avanti. Spero che alla fine si trovi la copertura perché tutti gli esodati possano andare in pensione. Ma non sono fiducioso”.
Ma le critiche di Centrella al governo non si limitano agli esodati. Il segretario dell’Ugl ce l’ha anche con la riforma del lavoro. “Girando per l'Italia posso assicurarle che la riforma la posso spiegare in tutte le lingue e in tutte le salse, ma i lavoratori non la prendono bene. E non sono certo degli oltranzisti, ma persone responsabili che però non accettano molte cose di questa riforma, a partire dalla modifica, per fortuna temperata dall'intervento dei partiti, all'articolo 18”.
E sulla querelle Fiat Fiom, Centrella dice: “Noi abbiamo fatto parlare i lavoratori della Fiom alle nostre assemblee e non ci sono state contestazioni. Per me devono essere rappresentati e gli altri sindacati, a partire dal mio, non si devono intestardire a tenerli fuori. Se la Fiom si dice disponibile a usare l'accordo del 28 giugno per trovare una soluzione, mi sembra una buona partenza”
Centrella, gli esodati? Più di 350 mila
11 aprile 2012 • 00:00