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Il governo è pronto ad aprire tavoli con i sindacati per una riforma generale delle pensioni e in particolare su quattro temi: giovani e pensioni di garanzia, flessibilità (quindi donne e lavori gravosi), pensioni in essere (rivalutazione e quattordicesima), previdenza complementare. La disponibilità è emersa dal tavolo di confronto che si è tenuto oggi tra la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, insieme ai rispettivi sindacati pensionati. Catalfo ha anche ribadito che in questa manovra di bilancio restano Quota 100, Opzione donna e l'Ape sociale, una scelta giudicata positivamente dai sindacati che apprezzano anche la costituzione delle commissioni tecniche per i lavori gravosi e la divisione della spesa previdenziale da quella assistenziale.
Inoltre, spiega la Cgil in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, “nell’immediato, per la prossima legge di bilancio, la ministra si è impegnata a risolvere il problema del part time verticale ciclico e a spostare in avanti il problema della prescrizione dei contributi pubblici, oltre che a lavorare sul tema della non autosufficienza, con la creazione di un tavolo ad hoc”. Ancora nessun impegno, invece, per una soluzione definitiva per gli esodati. La Cgil sottolinea infine che il “grande assente dalla legge di bilancio è il tema della mancata rivalutazione delle pensioni”.
Al termine dell'incontro la ministra Catalfo ha però detto di “condividere” la richiesta dei sindacati al governo di dare maggiore attenzione sulla rivalutazione delle pensioni. “Avremo un ulteriore confronto oggi – ha detto a margine del tavolo – con Conte e Gualtieri e i sindacati sulla manovra in generale, su quelle che sono le aspettative che probabilmente porteranno avanti un'attenzione in più sulla rivalutazione delle pensioni, che anch'io condivido”.