Ancora i neofascisti, di nuovo un inno alla violenza. Ieri 12 gennaio è stato il turno di Gianluca Iannone, leader romano di Casapound, e del commento, ignobile, sulla morte del magistrato antiterrorismo Pietro Saviotti.

“Dopo le vergognose parole di compiacimento per la tragica morte del magistrato Pietro Saviotti – ha dichiarato Lorenzo Mazzoli, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio –, le istituzioni competenti, a partire dal Comune di Roma, devono dare un segnale inequivocabile di indisponibilità a favorire spazi in cui vengono a maturare culture inaccettabili dal punto di vista democratico”.

“È deceduto un servitore dello Stato impegnato a difendere le fondamenta costituzionali – ha concluso il sindacalista –. Un atteggiamento solo formalmente di condanna non è sufficiente”.