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Oggi pomeriggio è franato il costone di una cava del bacino di Colonnata (Carrara). Sotto le rocce sono rimasti due cavatori, mentre un terzo è stato salvato dai soccorsi. Era rimasto sospeso nel vuoto. Sul posto sono attualmente impegnati vigili del fuoco e operatori del 118, con l'ausilio dell'elicottero.
"Un'altra inaccettabile giornata". Questo il primo commento del segretario generale della Cgil di Massa Carrara, Paolo Gozzani, dopo aver appreso la notizia. "Gli incidenti sul lavoro non si fermano - aggiunge -, c'è sempre più paura e preoccupazione tra i lavoratori, tutti dobbiamo domandarci come fare di più per combattere questa piaga. Esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari dei lavoratori coinvolti”.
Aggiunge la segretaria generale della Cgil Toscana, Dalida Angelini: “In generale i numeri degli incidenti sul lavoro sembrano ormai quasi quelli di un bollettino di guerra. Ogni giorno a Carrara - racconta la sindacalista - i lavoratori escono la mattina per fare il loro mestiere nelle cave e si chiedono se torneranno a casa. Andare a lavoro non deve mettere a rischio la vita. Avevamo chiesto un tavolo permanente per trovare strumenti di controllo e prevenzione sul tema dei rischi alla sicurezza sul lavoro, oggi siamo a riproporlo alle istituzioni locali e regionali”, conclude.
Fillea: la tragedia non è un caso
L'incidente di Carrara "non è un caso, ma un altro inaccettabile episodio di una mattanza che in questi ultimi mesi è ripresa nelle cave italiane". Lo afferma in una nota la segreteria nazionale della Fillea Cgil, che prosegue: "In un settore che è fra i pochi a segnare indici di crescita, la sicurezza dei lavoratori non può essere una variabile fuori controllo, come dimostra il dato degli infortuni mortali dei primi mesi di quest'anno". La strage "al di là ed oltre le responsabilità penali che la magistratura dovrà accertare con la massima celerità, chiama in causa la responsabilità civile e politica di quanti, imprese o istituzioni che siano, hanno il dovere di garantire la sicurezza dei lavoratori. Le stesse concessioni estrattive vanno rapportate al rispetto effettivo delle condizioni di sicurezza e, laddove non riscontrate, vanno sospese."
"Per quanto ci riguarda - conclude la nota degli edili - non cesseremo di incalzare tutti i soggetti coinvolti con le necessarie iniziative rivendicative e di mobilitazione". Iniziative che i sindacati delle costruzioni stanno definendo, in modo unitario, proprio in queste ore.
Ultimo aggiornamento 17.20