Lo scorso 13 gennaio si è tenuto il secondo incontro fra azienda e sindacati sulla vertenza della cooperativa La Carpigiana per trovare una soluzione. Il problema per i 38 lavoratori, ricostruisce La Gazzetta di Modena, è esploso il 4 gennaio scorso quando si sono ripresentati al lavoro dopo le festivita natalizie trovando i cancelli chiusi dell'azienda e lo stabilimento svuotato di parecchi macchinari per le lavorazioni di assemblaggio. All'incontro di mercoledì erano presenti i rappresenti della Fiom/Cgil, SiCobas, la Rsu di La Carpigiana, il presidente della cooperativa e il rappresentante di Confcooperative. Al termine dell'incontro è stata definita una proposta sulla quale le parti si sono prese alcuni giorni di tempo per le verifiche del caso.
"La proposta - dice Cesare Pizzolla, segretario di Fiom Cgil Modena - è al vaglio delle parti. Consiste nel riaprire i cancelli della Carpigiana in via dei Tornitori (zona industriale Modena Est), è poi previsto il pagamento integrale della retribuzione di dicembre 2015 e della tredicesima mensilità 2015 alle normali scadenze (20 gennaio), la ricerca di una azienda che prenda in capo le attività di La Carpigiana e trasferisca in essa tutti i lavoratori in forza, a eccezione di chi accetterà volontariamente la collocazione in mobilità. È stato inoltre definito che, per i lavoratori che accetteranno l'uscita con la risoluzione di tutte le vertenze anche legali in atto, verrà riconosciuta un'erogazione di 16.000 euro netti. I lavoratori dovranno passare nella nuova azienda alle stesse condizioni esistenti in La Carpigiana. La Fiom/Cgil considera tutti questi punti utili a sottoscrivere un accordo per la chiusura definitiva della vertenza e auspica che tali impegni siano condivisi anche da tutte le altre parti presenti al tavolo per convenire un accordo definitivo alla presenza delle istituzioni locali. Istituzioni che nei giorni scorsi si sono sono messe a disposizione per la positiva risoluzione della vertenza". Nei giorni scorsi Salvatore Mazziotti, rappresentante legale dell'azienda, aveva detto che «la cooperativa si trovava da molti mesi in una situazione di grave difficoltà. L'unico nostro committente Cbm ha prorogato fino al 31 dicembre il contratto di subfornitura. Gli amministratori della coop hanno continuato nella gestione sperando in una conclusione positiva che non c'è stata».