“Siamo qui per sollecitare il passaggio veloce alla Camera del Ddl 2217. Il Governo ha annunciato in più occasioni che la questione caporalato è questione risolta e affrontata, in realtà sono partite le campagne di raccolta e non ci sono ad oggi strumenti legislativi adeguati per affrontare il grave fenomeno dello sfruttamento in agricoltura. Un fenomeno che colpisce tanti lavoratori e che è una vergogna per tutti”. Lo ha dichiarato Giovanni Mininni, segretario nazionale Flai, durante il presidio odierno per chiedere l’approvazione del Ddl 2217.
“Lo scorso agosto, dopo le drammatiche morti sui campi, sembrava che entro quindici giorni si sarebbe intervenuto, ma così non è stato. Questo Ddl si sta perdendo nelle lungaggini dell’iter parlamentare e noi crediamo che non lo si possa permettere. Il Governo avrebbe dovuto dare una corsia preferenziale per tale provvedimento, come ha fatto per altre questioni, dal Jobs Act al salvataggio delle banche. Noi avremmo voluto che, oltre alle banche, si salvassero anche i lavoratori dallo sfruttamento e dal caporalato in agricoltura. Noi non molleremo la presa e siamo pronti a mettere in campo altre mobilitazioni, se nei prossimi giorni il Ddl 2217 non arriverà alla Camera”, conclude il dirigente sindacale.