La conquista della Chrysler "è una grande operazione compiuta da un'azienda italiana, mi auguro che la Fiat possa davvero diventare una protagonista globale dell'industria dell'auto. Detto questo, non vorrei che si dimenticasse il prezzo pagato dall'Italia e dai lavoratori affinché Sergio Marchionne realizzasse la sua strategia". Lo ha affermato il leader della Cgil, Susanna Camusso, in un'intervista a L'Unità.
"So per certo che i lavoratori e il Paese hanno già pagato le scelte del Lingotto - ha spiegato - La strategia di Marchionne ha privilegiato l`America, non ha combattuto in Italia e in Europa dove altri produttori hanno difeso produzioni e quote di mercato. Non abbiamo avuto gli investimenti di Fabbrica Italia, mentre sono state chiuse Termini Imerese e Irisbus - ha proseguito - Tutti gli impianti sono stati colpiti dalla cassa integrazione e in grandi fabbriche rimangono gravi incognite sulle missioni produttive. Le scelte della Fiat, in una fase di crisi grave, hanno lasciato irrisolti problemi di reindustrializzazione e occupazione da cui Torino non può chiamarsi fuori".
Camusso: Chrysler grande operazione ma pagata da lavoratori
3 gennaio 2014 • 00:00