“Di fronte a una situazione di grande drammaticità e dinnanzi a una estesa crisi democratica, il sindacato non può restare a guardare. Ecco perché l’8 marzo saremo in piazza per lo sciopero generale della nostra Regione”. Lo ha detto Franco Tavella, segretario generale della Cgil Campania, nel corso del suo intervento all’attivo della Fiom di questa mattina, cui ha partecipato anche il segretario generale di categoria, Maurizio Landini.
“Viviamo grandi difficoltà – ha aggiunto Tavella – e un pezzo del mondo del lavoro rischia di restare senza rappresentanza. La Cgil deve riprendere la mobilitazione, supportata da una piattaforma con obiettivi chiari, da sottoporre alle controparti e, nello specifico, alla Regione. La nostra autonomia non significa indifferenza al quadro politico. Negli ultimi anni il sindacato ha riscontrato grandi difficoltà nel proprio agire, figlie di un generale clima ostile, generato dal governo di centrodestra. Lo stesso è valso in Campania, dove la giunta Caldoro si è fatta strumento di quegli interessi. Noi non possiamo essere timidi dinnanzi a una recessione di questa portata. Senza offrire il fianco alle strumentalizzazioni, proclamiamo lo sciopero generale che sarà preceduto da una mobilitazione che si svolgerà a Napoli il 9 febbraio. Basterebbero tre elementi per sostanziare le ragioni della nostra protesta: commissariamento della sanità, crisi dei trasporti e smantellamento dell’apparato industriale, settori che incidono direttamente sulla vita dei cittadini e soprattutto di quelli meno abbienti".
"La data del nostro sciopero – ha concluso il dirigente Cgil – non è casuale. L’8 marzo è il giorno della festa della donna. Questo palesa la grande attenzione della Cgil verso lavoratrici, pensionate, mamme, studentesse, giovani. Costoro sono le più penalizzate dalla crisi, da un sistema che le vede ancora indietro sul piano salariale e dalla mancanza di un adeguato welfare che le sostenga nel doppio impegno casa e lavoro”.
Campania, 8 marzo in piazza per sciopero generale
Tavella (Cgil): la situazione drammatica motiva il nostro sciopero
14 gennaio 2013 • 00:00