Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal proclamano lo stato di agitazione del personale BusItalia Veneto. "A seguito degli incontri avvenuti negli ultimi mesi, delle risposte ricevute e dei parziali risultati raggiunti, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal di Padova e Rovigo proclamano lo stato di agitazione del personale Busitalia Veneto di Padova e Rovigo". È quanto si legge in una nota.
Sono ancora troppe, per i sindacati, le questioni aperte: tempi di percorrenza in alcune linee ancora insufficienti, con conseguenti ritardi strutturali non riconosciuti; tempi tecnici di rifornimento deposito di via Goldoni tuttora carenti; richiesta di un maggior presidio nel deposito Via Goldoni per problematiche di sicurezza a persone e mezzi; gestione sicurezza autobus e vetture aziendali; problematiche connesse ai bandi di gara.
“Sono temi – dichiara Romeo Barutta, segretario generale Filt Cgil Padova - che poniamo da mesi: si va dalla sicurezza dei mezzi ai turni extra urbani e molto altro ancora. Abbiamo interrotto le trattative perché siamo stanchi di questa gestione burocratica da parte di un gruppo dirigente intermedio che, incapace di risolvere problemi quotidiani facilmente affrontabili con il buon senso, produce danni significativa ai dipendenti e all'azienda. I criteri di efficienza “privati” sono utilizzati solo quando si tratta di punire i lavoratori, mentre quando c'è da assumersi la responsabilità di far funzionare il servizio i criteri tornano ad essere 'pubblici'. Senza un cambio di passo e di mentalità di questo gruppo dirigente il futuro non può essere positivo. Anche il Comune e la Provincia devono fare la loro parte, pur non detenendo la maggioranza dell'azienda. Non è possibile aver affrontato la questione dei terni urbani e non fare lo stesso con quelli extra urbani, per fare un esempio concreto, creando così difficoltà a oltre 900 lavoratori. Se si arriva in queste condizioni alla gara pubblica per il trasporto pubblico locale si rischia davvero di compromettere il risultato. Le procedure di raffreddamento prevedono la convocazione del tavolo di confronto in Prefettura, al quale ci auguriamo prendano parte il Sindaco Giordani e il Presidente Soranzo contribuendo a risolvere le questioni sul tappeto".