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Il 95% dei lavoratori della sede Italcementi di Bergamo ha aderito, oggi, allo sciopero di 8 ore indetto contro l’annuncio di pesanti tagli: martedì HeidelbergCement ha, infatti, comunicato 430 esuberi negli uffici centrali di via Camozzi. E' quanto si apprende da una nota sindacale.
Questa mattina si è tenuto anche un presidio in occasione dell’assemblea degli azionisti Italcementi. E proprio agli azionisti, sia i lavoratori che i sindacalisti presenti si sono rivolti: “Abbiamo preso la parola durante la loro assemblea per spiegare i motivi del dissenso. Abbiamo letto loro la lettera aperta dei lavoratori” hanno riferito Luciana Fratus della Fillea Cgil di Bergamo, Danilo Mazzola di Filca Cisl e Giuseppe Mancin di Feneal Uil di Bergamo. “Si deve discutere della riduzione del numero degli esuberi, delle politiche di ricollocazione dei lavoratori e della proroga degli ammortizzatori sociali dopo il 24 settembre 2017. È necessario discutere della protezione sociale da destinare ai lavoratori e alle loro famiglie”.
Il 12 aprile a Roma è già previsto un incontro con la direzione Italcementi: l’azienda illustrerà al coordinamento nazionale delle Rsu le ricadute della decisione prese da HeidelbergCement. Il 14 aprile, poi, al Ministero dello Sviluppo Economico, si terrà un nuovo confronto nel quale si chiederà (di nuovo) al Governo di impegnarsi direttamente nella vertenza contrattando con HeidelbergCement le funzioni che rimarranno in Italia. “La vertenza continuerà in modo serrato e determinato” concludono i sindacalisti che, insieme alle RSU e alle RSA, ringraziano i lavoratori “per il forte sostegno dato oggi alla vertenza”.
LA GIORNATA
E' stato il giorno dello sciopero per i lavoratori della Italcementi di Bergamo che protestano contro il pesante Piano di ristrutturazione che prevede il mantenimento degli impianti produttivi, ma anche un esubero di 430 addetti nella sede cittadina del gruppo.
In risposta all’annuncio dei pesantissimi tagli (e anche alle "irrispettose" modalità con cui la notizia è stata diffusa) Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil di Bergamo, insieme alle Rsu hanno deciso di proclamare lo sciopero, in concomitanza con l’assemblea degli azionisti di Italcementi. Lo sciopero è stato accompagnato da un presidio con volantinaggio davanti alla sede di via Madonna della Neve / via Camozzi dove era previsto l’ingresso degli azionisti.
“Arrogante nel metodo e nel merito, rigettiamo con forza il comportamento di HeidelbergCement, ma anche di Italcementi e di Italmobiliare” dicono Luciana Fratus della Fillea di Bergamo, Danilo Mazzola di Filca e Giuseppe Mancin di Feneal di Bergamo. "Ecco perché per oggi abbiamo proclamato uno sciopero di 8 ore.
Intanto, Feneal, Filca e Fillea nazionali chiedono al Governo e al ministero dello Sviluppo economico di convocare al più presto i sindacati e le Rsu del gruppo Italcementi, e fissare immediatamente un incontro con Heidelberg Cement, "al fine di rivedere il piano industriale fortemente penalizzante per la sede di Bergamo. Vanno riprese le nostre proposte anche per individuare gli ammortizzatori sociali necessari a sostegno di un'eventuale fase transitoria. Nel contempo, chiediamo ad Heidelberg Cement di aprire un confronto con noi, e ad Italcementi il rispetto gli accordi sottoscritti in sede ministeriale, soprattutto rispetto alla rotazione nei centri di macinazione".
Ultimo aggiornamento 17.50