Dopo l’avvio dello stato di agitazione a inizio ottobre e dopo aver tenuto due assemblee molto partecipate tre settimane fa, è giunto ora il momento dello sciopero: giovedì 7 novembre incroceranno le braccia per 24 ore i circa 80 lavoratori di New Ghibli srl, la società che lavora in subaffidamento per Siram spa, titolare dell’appalto per il servizio di trasporto di materiali (medicinali, rifiuti, emoderivati, cibo…) all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.  

“Si tratta di una prima iniziativa di protesta a cui ne seguiranno altre nelle prossime settimane, almeno fino a quando non saranno accolte le nostre istanze: la New Ghibli vuole cambiare il contratto nazionale di riferimento passando da quello della logistica e del facchinaggio a quello del multiservizi, molto meno remunerativo per i lavoratori, scaduto ormai da sei anni e con meno tutele”, spiegano Tobia Perini della Filt Cgil, Pasquale Salvatore della Fit Cisl e Giacomo Ricciardi della UilTrasporti di Bergamo.

“Questa modifica avrà pesanti ripercussioni sulla busta paga dei dipendenti – continuano – che rischiano di perdere 170 euro lordi al mese per quattordici mensilità, per un totale di quasi 2.400 euro in meno l’anno. Il livello di esasperazione tra lavoratori è alto: nessuno vuole accettare una decurtazione del salario così sostanziosa e, lo ripetiamo ancora una volta, immotivata visto che la società non sta vivendo alcuna crisi”.