Nuova mobilitazione alla Nicotra di Ciserano: nell’azienda metalmeccanica specializzata nella produzione di ventilatori industriali si è tenuto, oggi, uno sciopero di due ore con presidio fuori dai cancelli. Già lo scorso 13 gennaio si era svolta una protesta contro i 40 esuberi dichiarati al rientro dalle ferie natalizie, per ora evitati attraverso l’utilizzo di una Cassa integrazione che scadrà a luglio. Si tratta di un taglio concentrato tra i lavoratori della produzione (che sono 130, a cui si aggiungono una sessantina di impiegati). Secondo quanto annunciato dall’azienda venerdì scorso, però, a causa di un nuovo calo delle commesse, gli esuberi salirebbero a 50.
“I lavoratori della Nicotra sono preoccupati per la situazione aziendale, in particolar modo per la gestione della Cassa integrazione che colpisce solo alcuni lavoratori e che si traduce nel tentativo di far pesare l’ammortizzazione sociale principalmente su coloro che l’azienda ritiene non più fungibili alle proprie esigenze produttive” ha spiegato oggi Claudio Ravasio della segreteria della Fiom Cgil di Bergamo. “Nonostante le critiche che abbiamo avanzato, l’azienda continua a gestire la rotazione del personale in Cassa ordinaria non sempre in modo corretto. Inoltre, pur apprezzando l’impegno dell’azienda in merito alla maturazione delle ferie a copertura delle chiusure collettive, la mancata disponibilità a garantire la maturazione completa dei ratei di ‘retribuzione indiretta’ (ferie, permessi annui retribuiti e 13esima) penalizza ulteriormente i lavoratori che subiscono maggiormente la cassa, già colpiti sul fronte della ‘retribuzione diretta’.
A preoccupare è anche il futuro incerto dell’azienda: la Direzione ha cambiato di nuovo i programmi per la ‘gestione della crisi’ nel 2017 e ad oggi, non vi è un vero piano industriale. Alcuni nuovi prodotti stentano a decollare e i progetti di ‘internalizzazione’ di talune produzioni, utili a recuperare lavoratori in ‘esubero’, stanno subendo ritardi (e alcuni risultano a rischio). Per avere risposte ai problemi sollevati dai lavoratori, abbiamo chiesto, ad inizio di questo mese, un incontro alla Direzione aziendale. Il confronto si è svolto il 21 aprile: in quell’occasione l’azienda ha dichiarato un ulteriore calo del lavoro e il conseguente aumento degli esuberi, da 40 a 50 lavoratori. Nicotra sta valutando anche la sospensione della Cassa integrazione per richiedere un Contratto di solidarietà. Su tutte le questioni aperte e sulle nostre perplessità (rotazione del personale, ratei maturati in maniera incompleta e formazione) non abbiamo avuto alcuna risposta. Ecco perché i lavoratori sono tornati a scioperare”. Per il 3 e l’8 maggio sono già fissati due nuovi incontri tra sindacato e azienda.