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“Sottoscritta, dopo quasi un anno di trattativa, l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale autostrade e trafori, scaduto il 31 dicembre 2018”. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità, sottolineando che “il rinnovo, sottoscritto con le associazioni datoriali Federreti e Fise Acap, interessa circa 12.000 addetti del settore e avrà decorrenza dal 1° luglio 2019 fino al 30 giugno 2022”.
“Dal punto di vista economico – spiegano i sindacati – è previsto, nel triennio, un aumento salariale di 135 euro sul minimo tabellare, da corrispondere in quattro decorrenze (35 euro dal 1° gennaio 2020, 30 euro dal 1° agosto 2020, 35 euro dal 1° gennaio 2021 e 35 euro dal 1° gennaio 2022) e un 'una tantum' di 500 euro, riferita al 2019. A questi, si aggiungono, da dicembre 2021, 15 euro su Idr (importo differenziato della retribuzione) e un 1% sulla previdenza integrativa, suddiviso in 0,5% a giugno 2021 e 0,5% a giugno 2022”.
“Nel contratto – evidenziano i sindacati – è previsto un protocollo sulla clausola sociale e contrattuale in caso di affidamento o assegnazione di concessioni, al fine di tutelare l'occupazione, i diritti e il salario dei lavoratori. Entro 60 giorni dalla firma del ccnl, sarà definita la procedura”.
“Dal punto di vista normativo, viene stabilito che per i contratti a termine il limite è quello di legge di 24 mesi. Le attività stagionali passano da 6 a 7 mesi, definendo i mesi a livello nazionale, mentre a livello aziendale gli accordi con Rsu e Rsa potranno, nell'ambito dei 7 mesi previsti, spostare i periodi. Viene istituito il diritto di precedenza, non solo per gli stagionali, ma anche per i contratti a termine e migliorate ed equiparate alcune indennità tra lavoratori con regimi di orario diverso fra loro. È prevista la possibilità di innalzamento dell'orario part time per gli attuali assunti a tempo indeterminato da 880 a 960 ore annue. Sono state superate le differenze economiche legate alle indennità dei lavoratori Fth e part time con quelle dei lavoratori full time. Viene introdotto il lavoro agile, con le priorità di accesso per coloro che hanno figli, genitori anziani o motivi di salute", proseguono i sindacati.
"In merito alla classificazione del personale, vengono introdotti dei parametri salariali intermedi, non come automatismo, ma legati a percorsi formativi o ad evoluzioni tecniche ed organizzative. La contrattazione di questi passaggi sarà aziendale. Inserita anche una dichiarazione comune tra le parti contro il mobbing, la violenza di genere e le molestie e saranno previste, attraverso l'ente bilaterale, campagne informative e formazione. Inserita anche la tutela per i lavoratori affetti da ludopatia. C’è anche un impegno delle parti ad aprire un confronto nell’arco della vigenza contrattuale sulle casistiche dei provvedimenti disciplinari. Infine, viene recepito l’accordo interconfederale denominato Patto della fabbrica”, aggiungono le tre sigle.
L'ipotesi di accordo sarà sottoposta alla validazione da parte delle assemblee di lavoratori entro il 31 gennaio 2020.