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"Oggi (martedì 3 ottobre) arriva il Premio Nobel per la fisica per la conferma dell'esistenza delle onde gravitazionali grazie ad un esperimento dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Ci sarebbe di che gioire. E gioiscono anche quei ricercatori e tecnologi dell'Istituto (molti dei quali hanno lavorato e lavorano proprio per l'esperimento Virgo e permettono questi risultati) per i quali l'Infn continua a ribadire di non avere alcuna volontà di applicare la legge Madia e stabilizzarli". A scriverlo in una nota è la Flc Cgil: "Il Paese deve sapere quale trattamento riserva ai propri scienziati l'ente che oggi si fregia di aver dato un grosso contributo per questo ambitissimo premio. I ricercatori e tecnologi, se non saranno stabilizzati dall'Infn, saranno obbligati a emigrare e perderemo una quota consistente di intelligenza italiana, di cui noi andiamo fieri".
Le stabilizzazioni del precariato negli enti di ricerca necessitano di un ragionamento più ampio, continua la Flc Cgil, ma l'Infn "è l'interprete più cinico per il modo con cui licenzia i propri scienziati. Enti come il Cnr, l'Inaf, l'Ingv, lo stesso Infn (per restare agli enti vigilati dal ministero dell'Istruzione, ma lo stesso vale anche per quelli vigilati dagli altri ministeri), insieme a tutti gli altri enti stanno subendo da anni tagli lineari alle risorse. La ricerca pubblica sostiene sacrifici che non merita, ma allo stesso tempo l'impegno costante e la dedizione al lavoro del personale ci regalano risultati come la scoperta delle onde gravitazionali, che andrebbero riconosciuti e apprezzati dal governo, almeno aumentando i finanziamenti pubblici per la ricerca, in primo luogo mettendo a disposizione le risorse necessarie per una vera stabilizzazione".