Era il 4 febbraio scorso quando nel cantiere di Cravasco del Terzo valico, un giovane lavoratore senegalese di una ditta in subappalto, è rimasto gravemente ferito nell’ambito delle lavorazioni ordinarie. E quello è stato il secondo grave incidente a distanza di pochi giorni dal precedente, in cui un altro operaio ha subito una grave ferita a una mano. Sempre nello stesso cantiere, oggi due operai sono stati ricoverati in codice rosso presso gli ospedali di Sampierdarena e di San Martino.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Genova dicono basta: "Gli operai che stanno operando in quel cantiere sono altamente professionalizzati e tali incidenti non dovrebbero accadere. Evidentemente le condizioni di lavoro non sono come dovrebbero essere, con sovrapposizioni ed interferenze e sicuramente occorre una verifica sugli orari e sui carichi di lavoro. Insomma, occorre fare chiarezza una volta per tutte, su come si lavora nei cantieri del Terzo valico e per questo motivo abbiamo chiesto un incontro a Fiamma Spena, perché, in qualità di Prefetto, convochi non solo Cociv, ma tutte le aziende che lavorano in appalto. Occorre restituire dignità al lavoro, dando la possibilità a chi si spacca la schiena nei cantieri di tornare a casa la sera". In mancanza di risposte concrete, Fillea, Filca e Feneal sono pronte ad attivare iniziative di mobilitazione.
Appalti, Terzo valico Genova: due operai gravemente feriti
Fillea, Filca e Feneal locali dicono basta, e in mancanza di risposte concrete immediate, sono pronte ad attivare iniziative di mobilitazione
12 marzo 2015 • 00:00