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Sono oltre 100mila le lavoratrici e i lavoratori che quotidianamente garantiscono i servizi in appalto di ristorazione, pulizie e assistenza alla persona nelle scuole di ogni ordine e grado; oltre 10mila nella sola Lombardia. Queste lavoratrici hanno contratti part time verticale ciclico che spesso non superano le 15/20 ore settimanali. Durante la chiusura estiva delle scuole, i contratti prevedono una sospensione lavorativa e di conseguenza, per tale periodo, le lavoratrici non percepiscono nessun tipo di reddito oltre ad essere penalizzate anche nel diritto di accesso alla pensione. L’Inps, ad oggi, calcola l’anzianitàcontributiva solamente per il periodo di effettivo lavoro.
"Le lavoratrici e i lavoratori si trovano pertanto nella condizione paradossale di dover lavorare almeno 50 anni per maturarne 40 di contributi per l’accesso alla pensione - scrivono in una nota Filcams Cgil, Uiltucs e Uiltrasporti della Lombardia - Tutto questo nonostante la Direttiva europea n.97/81/CE e una successiva sentenza della Corte di Giustizia Europa abbiano disposto la non discriminazione contributiva per i lavoratori a tempo parziale ciclico".
I sindacati lombardi sottolineano come il mancato adeguamento delle normative italiane alle direttiva europea, costringa migliaia di lavoratrici e lavoratori a promuovere vertenze contro l’Inps, obbligandola a sobbarcarsi di conseguenza le spese di giudizio (circa 2000€ a vertenza). "Ad oggi sono 16 le cause pilota vinte in primo grado - sottolineano Filcams, Uiltucs e Uiltrasporti - altre in Cassazione e ben 2400 lavoratrici hanno già dato mandato alle Organizzazioni Sindacali per procedere con le relative vertenze".
Per tutti questi motivi Filcams Cgil Lombardia, Uiltucs e Uiltrasporti Lombardia organizzano per domani, martedì 19 giugno, dalle ore 15.30 alle 17.30, un presidio davanti alla sede Inps regionale in via Gonzaga 6 a Milano.