"A seguito dell'ultimo incontro l'azienda ha inviato il testo che considera necessario per fare l'accordo, in particolare viene scritto che l'allattamento previsto dalla legge per assistere il figlio fino ad un anno d'età e l'utilizzo della legge 104 per seguire i famigliari inabili sono un problema di assenteismo e quindi devono essere penalizzati perdendo una percentuale del premio. In verità per chi utilizza la legge 104 si concedono alcune ore di franchigia (bontà loro), ma per chi deve seguire il bambino entro un anno dalla nascita niente perché "non è colpa dell'azienda se qualcuno vuole fare figli". E' quanto riportato in un comunicato stampa della Fiom Cgil di Genova.
"Ogni giorno tutti ci spiegano che siamo un paese di vecchi, che la famiglia va tutelata e sostenuta (laici e cattolici), che il governo sostiene le mamme ed i papà – continua la nota –. Ma l'azienda vive con fastidio questi argomenti e dichiara che lei non toglie i diritti, solo costeranno di più per le donne e le mamme cioè mille euro in meno di premio dei loro colleghi. Mentre per chi utilizza la legge per assistere i famigliari disabili il taglio è inferiore 500 euro.
Chiediamo alla politica, ai cattolici, ai laici se questo è giusto!! Cosi si conquistano i mercati del nord africa, dell'oriente e del resto del mondo? Noi pensiamo di no e diremo no a questa ipotesi d'accordo".
Ansaldo: Fiom Cgil, no ai tagli per le neo mamme e alla 104
16 giugno 2015 • 00:00