“Lo straordinario sacrificio dei Vigili del fuoco, intervenuti stamattina per un soccorso nella palazzina di Alessandria, non sarà neppure raccolto fra i dati Inail, per poter sottolineare, ancora una volta, quanto sia grave il fenomeno degli infortuni sul lavoro che, nonostante le numerose enunciazioni del governo, ancora non vede prendere dei provvedimenti forti e determinati per evitare che altre famiglie piangano per tragedie ingiuste”, dichiara il presidente nazionale Anmil, Zoello Forni.
“Ci stringiamo alle famiglie di questi tre eroi, Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido, che, come tanti altri colleghi del corpo dei pompieri, affrontano quotidianamente rischi e pericoli di straordinaria portata e la politica dei tagli operata dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni, ha tenuto in scarsa considerazione questa categoria che opera per la salvaguardia della salute e della vita dei cittadini, abbassando fortemente le loro condizioni di sicurezza, a partire da una riduzione degli organici, oltre a una dotazione di mezzi usurati e tecnologicamente non adeguati”, osserva Forni.
“Fra i Vigili del fuoco, come negli altri corpi che operano per la sicurezza dei cittadini, si rileva da più parti un profondo scoramento e proprio ieri, a Viareggio (LU), due Vigili urbani e un Carabiniere donna sono stati gravemente feriti da un’automobile, mentre stavano eseguendo accertamenti per un precedente incidente stradale”, continua il presidente Anmil.
“Quest’anno, dunque, il numero dei lavoratori morti rischia di essere superiore a quello dell’anno precedente (considerato record per gli eventi del ponte Morandi e per la morte dei migranti irregolari in Puglia, a causa di un incidente con il furgoncino che li trasportava), ma continueranno sempre a mancare a queste cifre, non solo quelle delle morti dovute alle malattie professionali, di cui non si parla mai, ma anche gli infortuni in generale, vittime gli oltre due milioni di lavoratori che non sono ricompresi nei dati Inail, perché diversamente assicurati", aggiunge Forni.
"Da parte nostra, siamo pronti a entrare operativamente a partecipare alle riunioni del tavolo tecnico sulla sicurezza, istituito presso il ministero del Lavoro ma, dopo il secondo incontro, ancora non siamo stati convocati; invece auspichiamo la rapida costituzione della commissione parlamentare d’inchiesta contro gli infortuni e le morti sul lavoro, per dare anche alle istituzioni un punto di riferimento informativo che approfondisca validamente queste tematiche”, conclude il presidente Anmil.