“Dedico l’8 marzo ai diritti di tutte le lavoratrici”. Così Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, stamattina ai microfoni di "Italia parla", la rubrica quotidiana di Radioarticolo1.

“Con la crisi, purtroppo - ha detto la dirigente sindacale -, è in atto un arretramento dei diritti delle donne, e non solo in Italia. Pensiamo al diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, sancìto dalla ‘194’. In Toscana, abbiamo affrontato l’argomento alcuni anni fa, perché anche noi ci siamo trovati di fronte in alcuni ospedali a situazioni dove la legge non era attuata. Ora, alla luce dei fatti accaduti in queste settimane, chiediamo alla nostra giunta di fare una verifica. Comunque, siamo d’accordo con la decisione presa dalla Regione Lazio di mettere a bando due posti da ginecologi non obiettori per garantire la libera scelta delle donne. Bisogna mettere in campo tutte le azioni necessarie, a partire anche dai concorsi mirati, al fine di rispettare la 194”.

 

“Per quanto riguarda la denatalità nel nostro Paese, ribadita dagli ultimi dati resi noti dall’Istat, in Toscana si sta un po’ meglio rispetto ad altre regioni. Anche se la scelta fatta a Firenze di appaltare a cooperative i servizi dell’infanzia la ritengo un errore, perché l’educazione dei figli non si può dare all’esterno. Oltretutto, così facendo, si va a toccare il tema dei voucher, la mancanza di asili nido pubblici e il proliferare di baby parking privati. Insomma, ci battiamo per una nuova politica di welfare, che non è un’esigenza solo delle donne, ma di tutte le famiglie”, ha affermato l’esponente Cgil.

“Oltretutto - prosegue la sindacalista -, pensiamo a quanta occupazione si potrebbe creare con i servizi alla persona, ai bambini, agli anziani: sarebbe un modo, com’è scritto nel Piano per il lavoro della Cgil, del resto, per far nascere tanti nuovi posti di lavoro, coniugati soprattutto al femminile. Finora, anche in Toscana, il lavoro che si è creato è pressochè interamente povero, precario, part time, con pochi diritti, e ovviamente questo non consente alle donne di avere una piena libertà, oltreché una piena retribuzione al passo con i tempi”.

“In tema di violenza sulle donne - ha sostenuto ancora Angelini - la Toscana è stata la prima Regione ad adottare il codice rosa, che è una procedura che mette insieme diversi servizi: dagli ospedali alla polizia, ai magistrati, per tutelare appunto tutte le donne vittime tra le mura domestiche. Nel contempo, dobbiamo potenziare i centri antiviolenza, che ogni anno si trovano a fare i conti con le poche risorse a disposizione. Poi c’è la questione del lavoro, perché molte donne vittime di violenza sono disoccupate e non hanno quindi l’autonomia economica. Per noi, dare risposte su questo tema è una priorità e stiamo facendo tutto il possibile, di raccordo con l’apposita commissione regionale”.

“A proposito di voucher, anche da noi la diffusione è massiccia - ricorda Angelini -. Nel 2016 sono stati venduti quasi dieci milioni e mezzo di buoni lavoro, ma già a gennaio 2017 si registra un incremento dell’11% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I settori che ne fanno più largo uso sono il turismo, il commercio, la pubblica amministrazione. Mentre a lavorare negli appalti sono in stragrande maggioranza donne: parliamo soprattutto di appalti delle pulizie sia in uffici pubblici che privati”.

“Proprio per tale motivo, stiamo girando la Regione in largo e in largo per la nostra campagna elettorale. Contiamo di portare al voto tantissimi cittadini e cittadine, considerando la passione che ci stanno mettendo gli uomini e le donne della Cgil, e la calorosa accoglienza che ci viene fatta ovunque andiamo. C’è davvero un bel clima nelle piazze e gli incoraggiamenti che riceviamo ci caricano ogni giorno di più, anche oggi che è l’8 marzo”, ha concluso la dirigente Cgil.