Autunno caldo all'Alstom di via Corticella a Bologna, leader mondiale nella progettazione e nella realizzazione dei sistemi che permettono la gestione e il controllo del trasporto ferroviario e metropolitano. Dopo la fumata nera dell'incontro di ieri tra azienda, Fim, Fiom e Uilm, l'azienda ha comunicato, questa mattina, alla Rsu Alstom che verranno consegnate già oggi le prime lettere di trasferimenti (11 trasferimenti collettivi verso Sesto San Giovanni). Entro il 30 settembre, inoltre, saranno inviate le altre quattro missive (trasferimenti individuali verso Lecco) e a seguire le ulteriori lettere con 18 trasferimenti che diventeranno realtà non appena ci sarà la disponibilità dalle varie sedi dell'azienda sul territorio nazionale. Ne danno notizia, in un comunicato, Fim, Fiom, Uilm e Rsu aziendale.
"Le organizzazioni sindacali ribadiscono la loro contrarietà ai trasferimenti, Alstom è un azienda di 600 dipendenti con moltissimi collaboratori esterni, che fa un lavoro estremamente specializzato per cui le competenze tecniche, ivi impiegate, non devono andare assolutamente disperse, sebbene questa sia la politica che l'azienda da tempo sta mettendo in campo", si legge nella nota.
Durante l'assemblea dei lavoratori di questa mattina, sono state illustrate le iniziative di mobilitazione, già discusse e approvate dal coordinamento sindacale nazionale Alstom Italia. Lavoratori e sindacati hanno deciso due ore di sciopero da svolgersi non appena partirà la prima lettera di trasferimento, a questo punto probabilmente già lunedì, che si aggiungono al pacchetto di sciopero nazionale contro la riorganizzazione interna, che, a Bologna, vedrà i lavoratori in sciopero, giovedì 8 settembre, per otto ore, con presidio sotto la sede della Regione Emilia Romagna.
Dopo la richiesta del luglio scorso, delle organizzazioni sindacali, di un incontro rivolta alle istituzioni regionali (al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, all'assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali Raffaele Donini e all'assessore alle attività produttive Palma Costi), per esporre nel dettaglio la situazione e per valutare il possibile contributo istituzionale per evitare il rilevante impatto sociale delle scelte aziendali, sia in termini occupazionali che in termini di sicurezza nel trasporto pubblico ferroviario, "una risposta positiva è arrivata. Un primo incontro interlocutorio si terrà, infatti, sempre giovedì 8 settembre presso l'assessorato alle Attività produttive", fanno sapere i sindacati.