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“L'ipotesi di accordo sottoscritta la notte scorsa tra Almaviva Contact e la Rsu di Napoli rappresenta, con tutta evidenza, la profonda difficoltà nella quale versa l'intero settore ed è figlia di un rapporto dispari tra potere ricattatorio delle aziende e lavoratori”. Così in una nota congiunta Cgil nazionale e Slc Cgil nazionale.
“Si tratta infatti di un settore - spiegano - nel quale aziende anche importanti in termini di attività svolte e di addetti, quali ad esempio Almaviva Contact, ormai da tempo esercitano sui lavoratori pressioni finalizzate ad ottenere una riduzione del costo del lavoro sotto la costante minaccia di delocalizzazione di attività, riduzioni dell'organico o chiusura di siti produttivi”.
“È del tutto evidente - prosegue la nota - che per evitare che accordi come quello della notte scorsa diventino la ‘normalità’ nel settore dei call center, penalizzando i lavoratori senza garantire prospettive, è necessario, come ripetiamo da anni, che finisca la pratica degli appalti al massimo ribasso. Pratica che finisce per scaricarsi drammaticamente sulle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori e sui livelli occupazionali”.
“È necessaria - sostengono Cgil e Slc - un'azione più incisiva del Governo, che sino ad oggi ha dimostrato una sostanziale debolezza verso l'azienda, nei confronti dell'insieme dei principali committenti, i quali devono assumersi la responsabilità della garanzia dei livelli salariali previsti dai Contratti collettivi nazionali di lavoro, così come ribadito nell’o.d.g. assunto dal Comitato direttivo nazionale di Slc del febbraio u.s.. Per garantire il settore e i lavoratori non esiste altra strada”.
“Naturalmente i contenuti dell'accordo Almaviva Contact Napoli saranno sottoposti al giudizio dei lavoratori interessati, ben sapendo - si sottolinea nella nota - che quel giudizio non sarà un giudizio libero poiché l'alternativa saranno i licenziamenti. Qualsiasi sarà l'esito della consultazione dei lavoratori interessati dall'ipotesi di accordo - concludono Slc e Cgil - continueremo ad essere al fianco dei lavoratori”.