La Fiat dice no alla richiesta dei sindacati di ritirare la procedura di trasferimento per 232 lavoratori del centro stile progettazione di Arese, primo passo, secondo le organizzazioni dei lavoratori, verso un abbandono definitivo della storica fabbrica Alfa Romeo alle porte di Milano. La delegazione del Lingotto era guidata da Andrea Farinazzo, il manager bloccato dai dipendenti per qualche ora a Bruxelles nello scorso aprile a seguito dei licenziamenti che il gruppo aveva annunciato in Belgio.

Secondo quanto riportato da Maria Sciancati, della Fiom Cgil milanese, Fiat ha motivato la propria decisione con “esigenze organizzative finalizzate al miglioramento”. La dirigente sindacale ha poi spiegato che i manager insistono sul fatto che i lavoratori “saranno sicuramente trasferiti a partire dal 4 gennaio a Mirafiori”. Secondo la Fiom, però,  “il ritiro della procedura è la condizione per discutere, in caso contrario, si va allo scontro”.

Per lunedì prossimo
è convocata l'assemblea di tutti i sindacati alla portineria centrale di Arese e, come ha aggiunto Corrado Delle Donne dello Slai Cobas, “ci saranno iniziative continuative per raggiungere uniti il nostro risultato”. L'obiettivo dei sindacati è “non mollare finché la Fiat non molla, Torino non può pensare di chiudere l'Alfa ad Arese e per questo le istituzioni si debbono schierare”.