Un contratto scaduto da tempo e una trattativa con la parte datoriale che, alla vigilia di un'altra importante vertenza negoziale, si spera possa avere un'accelerata. “Non è possibile tendere al ribasso, bisogna riconoscere professionalità e quindi giusto salario ai lavoratori”, spiega il segretario generale Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti. “Per esempio, il taglio, la selezione e il confezionamento dell'uva da tavola richiedono un'esperienza specifica e quindi questi sono lavoratori altamente specializzati".
I tavoli di rinnovo stanno soffrendo le conseguenze derivanti dalla legge 199/2016, quella che contiene disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e le misure contro il fenomeno del caporalato. “È assurdo legare questi due aspetti, una legge a un rinnovo contrattuale – dicono alla Cgil –. I salari previsti nei contratti non possono essere come quelli di piazza, quelli sono sottosalari e noi non possiamo accettare e su questo continueremo a batterci".
“Anzi, a tale proposito riteniamo che grazie alla '199' si debba continuare a scavare e agire su due versanti: da un lato, quello ispettivo e repressivo contro le irregolarità, dall'altro, anche quello economico, dando, cioè, attuazione agli indici di sfruttamento per colpire le aziende che usufruiscono di agevolazioni fiscali, imprese che formalmente sono a posto e che così riescono ad eccedere a quei benefit, ma in realtà non lo sono affatto. Ancora, è necessario costruire la cultura degli incentivi, ovvero forme premiali verso le imprese etiche e certificate”, commenta Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
“È importante che domani – concludono i due dirigenti sindacali –, durante l'ennesimo incontro con le parti datoriali, si giunga a un accordo e si firmi il contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli, perché è questo l'unico modo per salvaguardare e tutelare diritti e salari degli addetti del settore, nell'interesse di chi opera nei campi e nei magazzini ortofrutticoli e nell'interesse delle aziende che vogliono fare impresa rispettando le regole”.