“Sono stati siglati stamattina, a Roma, gli accordi quadro tra Flai Cgil, Inca e Cnslr Fratia, Agro-Fratia e Agrostar, i sindacati più rappresentativi del settore agricolo in Romania. L’obiettivo è quello di creare nel paese d'origine dei lavoratori momenti e punti d'informazione circa le condizioni di lavoro, diritti, contratti e accoglienza in Italia, al fine di una tutela più efficace dei lavoratori e delle lavoratrici rumene impiegati in agricoltura. Fondamentale risulta il rapporto tra il sindacato italiano di categoria e quello rumeno, considerati i numeri dei flussi migratori: sono più di un milione i cittadini rumeni presenti in Italia, e la metà di loro è occupata in agricoltura, in condizioni speso precarie o soggetti a fenomeni di sfruttamento, lavoro nero, sottosalario, fino a violenze e abusi di carattere sessuale, come avviene nelle campagne del Ragusano”.
Per la Flai, ha sottoscritto le intese la segreteria generale, Ivana Galli, che ha evidenziato “l’importanza del rapporto con i sindacati rumeni per dare risposte, sia in Romania che in Italia, a quei lavoratori che ancora oggi vivono gravi problemi legati all’integrazione e al rispetto dei diritti sul posto di lavoro. Un altro punto che vorremmo affrontare, anche iniziando da oggi con questa firma, è quello della condizione di tante donne rumene che sono costrette a venire in Italia in cerca di occupazione, lasciando nel loro paese i propri figli, anche sotto i cinque anni, un fenomeno che si stima possa interessare circa 100.000 bambini. Da subito, parte una collaborazione importante, che ci vedrà impegnati a livello nazionale e territoriale, e facendo rete con i colleghi rumeni, per contrastare ogni fenomeno di sfruttamento e caporalato nel settore”.