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Rinnovata graficamente, con l’interno a colori, e anche dal punto di vista dei contenuti: la nuova struttura editoriale è organizzata in apposite rubriche, mentre al suo interno vengono ospitati anche momenti di analisi su temi di stringente attualità. Si tratta di Ae–Agricoltura, Alimentazione, Economia, Ecologia, la rivista trimestrale promossa dalla Flai Cgil, curata dalla Fondazione Metes ed edita da LaRiSer ed Ediesse, il cui primo numero – dopo una pausa di tre anni – è in uscita proprio in questi giorni.
Utile per un’analisi degli andamenti socio-economici, per un contributo all'individuazione degli indirizzi della contrattazione, per una lettura approfondita delle dinamiche del policy-making agroalimentare, lo sviluppo dei contenuti del trimestrale è curato dalla Fondazione Metes, che sin dal 2004 ha maturato una specifica esperienza nell'analisi e nello studio delle dinamiche del lavoro nel settore agroalimentare, anche grazie a una rete collaudata di collaborazioni con esperti e ricercatori universitari.
Il primo numero di Ae si apre con un’intervista a Ivana Galli, segretaria generale della Flai, che ricostruisce gli obiettivi prioritari della categoria, effettuando un primo bilancio dei numerosi successi finora raggiunti. A seguire, articoli di Davide Pettenella, Mauro Masiero e Laura Secco (“La ri-centralizzazione delle politiche nel settore forestale”), Massimiliano D’Alessio, Emanuele Di Faustino e Denis Pantini (“L’implementazione di Industria 4.0 tra le aziende alimentari italiane”), Alessandro Monteleone e Serena Tarangioli (“Politica di sviluppo rurale e aspetti sociali e occupazionali”), Stefano Bianchi (“La bilateralità nel settore agroindustriale”), Roberto Iovino (“Artigianato alimentare e contrattazione”).
Ae si può trovare nel catalogo delle riviste on line Ediesse (http://www.ediesseonline.it/riviste); per rimanere sempre aggiornati sull’uscita dei numeri si può seguire la pagina Facebook della Fondazione Metes (https://www.facebook.com/FondazioneMetes/); per ricevere in esclusiva le anteprime dei nuovi contenuti, ci si può iscrivere alla newsletter della stessa Fondazione (www.fondazionemetes.it).