Un primo risultato importante è stato raggiunto, ma la vertenza delle lavoratrici degli appalti di pulizia dell'Adisu (l'agenzia per il diritto allo studio dell'Umbria) non è ancora conclusa.
Ieri, 8 marzo, al tavolo presso la prefettura di Perugia, davanti alla viceprefetta Angela Buzzanca, i vari soggetti coinvolti nella vicenda (Adisu e le aziende appaltatrici, insieme ai sindacati Filcams Cgil e Uiltrasporti) hanno infatti raggiunto un accordo, che consentirà alle lavoratrici, dopo anni di rimpalli di responsabilità, di vedersi corrisposte direttamente da Adisu tutte le spettanze arretrate (stipendio di dicembre, tfr e altri importi mancanti). “Un risultato importante e positivo – commentano Wendy Galarza della Filcams Cgil e Stefano Cecchetti della Uiltrasporti – anche perché arrivato proprio nella giornata internazionale della donna, visto questa vicenda riguarda, per la quasi totalità, proprio delle lavoratrici”.
Ma non tutto è risolto: “Resta forte la nostra preoccupazione per le 15 donne che sono rimaste da dicembre fuori dall'attività, dopo l'affidamento sotto soglia temporaneo che è stato fatto in attesa dell'esito della nuova gara, attualmente in corso”, spiegano ancora Galarza e Cecchetti. “Ora – concludono i due sindacalisti – chiediamo con forza che Adisu, dopo l'importante impegno preso sugli arretrati, tenga anche fede a quanto scritto nel capitolato d'appalto, ovvero esiga l'impegno della nuova ditta appaltatrice a riassumere tutto il personale precedentemente impiegato, perché ci sono lavoratrici che da ormai 3 mesi sono disoccupate e chiedono con forza di riavere il loro posto di lavoro”.